Dodici opere su carta realizzate per il libro d’arte che dà il titolo all’esposizione, realizzate da 12 artisti: Salvatore Dominelli, Michele De Luca, Salvatore Pupillo, Claudio Bianchi, Gianni Asdrubali, Pippo Altomare, Gianfranco Notargiacomo, Paolo Gubinelli, Corrado Delfini, Nino De Luca, Annalaura Di Luggo, Achille Pace.
AlphaBeta è una invenzione linguistica, una scoperta immaginaria che si rivolge per parole e per colori, cercando e ricercando, come in un laboratorio, un’alchimia che trasformi i desideri in realtà, il mercurio in oro. Così 12 testi si divertono a fare da specchio ad altrettante macchie di colore, inseguendosi con aurea apprehensio, con accurata ricerca delle corrispondenze, anche nello sconfinamento dalla bellezza al sublime. Insomma, un gioco, ma gioco serio, che ha come porta la luce, la leggerezza, la trasparenza, la morbidezza e qualche volta il segno, che indica la possibilità di una meta, di un riposo, da cui partire di nuovo per vedere il non visto, dire il non detto, inseguendo i segreti dell’invisibile, con l’aiuto di quella Arianna che ciascuno, gelosamente, si porta dietro.